CAVOLFIORE [BRASSICA OLERACEA, CV BOTRYTIS CAULIFLAURA]
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Presente già dal VI secolo a.c. nell'area che comprende la Siria, l'Egitto, la Grecia, la Turchia e l'isola di Creta, fu introdotto in Spagna dagli arabi, attorno al XII secolo. Nei mercati inglesi e francesi era presente già nel 1600 e dall'Inghilterra fu portato in India all'inizio del 1800.
In Italia fu fatto arrivare dai veneziani, che lo acquistavano nell'isola di Cipro, e proprio attorno a Venezia, riseminando i semi delle piante più belle, cominciò per tutta Europa il miglioramento genetico di questa pianta che solo successivamente venne esportata e coltivata nel Centro e Nord del continente. Il cavolfiore in genere offre un ridotto apporto calorico con modeste percentuali di proteine; alquanto elevato, invece, il contenuto in fibre, sali minerali e vitamine. Spicca l'elevato contenuto di potassio, ed è bene sapere che assicurando al nostro organismo una buona fonte di potassio si controbilancia l'effetto del sodio, contribuendo a evitare aumenti di pressione e combattendo la stanchezza che si ha tipicamente dopo uno sforzo prolungato, quando, con il sudore, si elimina una gran quantità di potassio. Si tratta di ortaggi ricchi di acido folico, un'importante sostanza antiemorragica; con le loro proprietà depurative, rinfrescanti, tossifughe e diuretiche, sono indicati nella cura di disturbi gastrointestinali e infiammazioni delle vie respiratorie. Il consumo di questi ortaggi è importante per la presenza di componenti antiossidanti capaci di inattivare gli effetti cancerogeni dei radicali liberi. Sono caratterizzati dalla ricchezza di composti solforati, che si formano anche dopo la raccolta e sono i responsabili del tipico odore.
COMPOSIZIONE E VALORE NUTRIZIONALE - Valore per 100 g
parte edibile |
kcal |
proteine animali |
proteine vegetali |
carboidrati |
66 g |
25 |
0 g |
3,2 g |
2,7 g |
grassi |
fibre |
ferro |
calcio |
vitamina C |
0,2 g |
2,4 g |
0,8 mg |
44 mg |
59 mg |